Piazza Bainsizza
Progetto:
ANOMIASTUDIO architetture: arch. Gianluca Nucci, arch. Domenico Simone, arch. Tiziano Testa
Far associati: arch. Maurizio Frangipane
Collaboratori: Aizeti Egibar Urrutia - Silvia Aguirre Prieto
Data: 2010
Luogo: Piazza Bainsizza Roma (XVII municipio)
Committente: XVII municipio
Area: 3400 mq
L'area di Intervento
L’area dove si localizza l’intervento si presenta oggi come un ampio spazio non omogeneamente coperto da vegetazione privo dei caratteri tipologicamente consolidati tipici del quartiere. Costituiscono quinta alla piazza i fronti degli edifici sorti nel primo dopoguerra, compreso un deposito dell'ATAC, e tre assi viari alberati che la attraversano.
Nel tempo il centro della piazza, di forma ovale, ha assunto l’uso a parcheggio , costituendo una vera e propria rotonda per i veicoli che l’attraversano. Attività e negozi si articolano lungo le quinte delineate dagli edifici prospicienti la piazza, mentre all’interno, nell’area non adibita a parcheggio, sono presenti degli esemplari di Pioppo nero di altezza superiore ai 20 metri, sotto i quali si è stabilizzata l'attività di un fioraio.
Inquadramento Urbanistico
L’opera insiste all’interno del territorio del XVII Municipio del Comune di Roma. Relativamente alla compatibilità dell’opera rispetto alla pianificazione comunale, il nuovo Piano Regolatore Generale di Roma, approvato con Delibera n. 18 del 12 febbraio 2008 nello specifico, a seguito delle variazioni effettuate in sede di conferenza di co-pianificazione indica l’asse Via Ferrari-Piazza Mazzini-Via Oslavia – Via Corridoni costituenti Caposaldo architettonico e urbano comprendendo come tale anche la parte di Piazza Bainsizza in asse con esse.
L’intervento proposto, teso alla valorizzazione dello spazio pubblico, garantisce così come previsto dal comma 3 lett. b) la fruizione pedonale e costituisce un unicum progettuale con la sistemazione già realizzata di via Oslavia utilizzando stesse tecniche e materiali. L’identità storica dei luoghi non viene negata, ribadendo la giacitura assiale che l’uso della piazza nel tempo ha consolidato, valorizzandola con un disegno di suolo che al tempo stesso ne ordina la fruizione veicolare e delinea spazi di reale fruizione per la cittadinanza.
Descrizione dell'Intervento
Il progetto di riqualificazione di piazza Biansizza nasce dopo varie vicissitudini di carattere tecnico-formale, cercando ,in ogni fase di progettazione, di colloquiare con gli spazi circostanti armonizzando un equilibrio tra gli spazi che negli anni si era perso. L'idea che ha dato vita al progetto finale, deriva da una attenta analisi dei luoghi senza tralasciare le esigenze dettate dalla cittadinanza ed ancor meno da quelle derivanti da una corretta circolazione veicolare. L'area, un tempo adibita a sosta precaria, si viene a trasformare dando forma ad uno nuovo spazio urbano progettato per essere utilizzato come meglio si conviene. Partendo dall'asse viario M.Santo-Timavo, bene si delinea quale fosse la forma da restituire alla piazza, un ovale allungato, senza però tralasciare le condizioni che nel tempo si sono instaurate con i restanti assetti viari ed alle quali si è voluto dare un peso nell'organizzazione generale dello spazio finale.
Situata come punto di confine tra la maglia consolidata della città ed il Foro italico, la nuova piazza Bainsizza vuole ribadire questa punto di incontro, proponendo due ellissi, all'interno dei quali sono state delineate forme contrapposte ma che nel loro insieme bene esprimo il concetto di fusione dove i diversi sistemi si equilibrano. Partendo da questi presupposti il progetto, confermando l'asse che collega il Lungotevere con V.le Angelico, è costituito da due ellissi di circa 1200 mq collegati da un pavè a blocchetti a memoria della maggior parte delle sistemazioni stradali del centro romano. Una, attestata su via M. Santo , accoglie i pioppi neri, in asse con via Oslavia, individuando cinque aiuole di verde, disposte in maniera plastica ed offrendo piccole insenature protette dalle chiome degli alberi. L'altra ellisse, in ausilio a quanto già proposto, individua al suo interno una folta alberatura, che si contrappone al fitto verticalismo dei cinque pioppi, caratterizzandosi come area a verde fortemente ombrata.
L’intervento è stato concepito, facendo fronte anche alle esigenze di carattere ecologico, puntando ad una illuminazione a led, che si distribuisce in maniera assortita rispettando il carattere unitario che la piazza comunque rappresenta. Nel suo insieme l'intervento è delineato esternamente da ampi marciapiedi pavimentati a blocchetti , che ne consentono una semplice fruizione, mentre la parte centrale, ben evidenziata da una pavimentazione differente dalle ellissi, si pone elemento unificante. Il gioco d'acqua richiama un elemento caratterizzante le grandi piazze di Roma, ma al tempo stesso si propone come sistema di interazione e svago, per poi poter essere disattivato e restituire un spazio da poter allestire per eventi all'aperto.